COS’E’ L’AFFIDO FAMILIARE?
L’affido famigliare è un intervento sociale di accoglienza di minori in situazioni famigliari complesse e genitori in difficoltà.
QUAL È LA LEGGE DI RIFERIMENTO?
L’affido familiare è previsto dalla legge nazionale n. 184/1983 e successive modifiche con legge 149/2001. Di fatto la legge che governa l’affido e l’adozione è la stessa, nonostante ciò le differenze tra i due “mondi”, affido e adozione, sono marcate.
QUALI SONO LE DIFFERENZE PIÙ SIGNIFICATIVE CON L’ADOZIONE?
L’affido si connota per una provvisorietà di intervento che nell’adozione non esiste.
L’adozione è l’istituto che consente di ovviare a una situazione di abbandono del minore non transitoria. Un bambino adottato diventa a tutti gli effetti figlio, fratello o sorella, nipote di quella famiglia a tempo indeterminato, senza limiti temporali alla permanenza in famiglia e con gli stessi diritti e doveri di un figlio, fratello o sorella, nipote naturale. Basti pensare alla questione del cognome che per il bambino diventa quello della famiglia adottiva e anche alla possibilità di accedere all’eredità dei genitori adottivi.
Mentre nel caso dell’affido la famiglia d’origine del minore si trova in una situazione di difficoltà temporanea pertanto il minore non cambia le sue generalità anagrafiche e potrà stare in famiglia affidataria per un tempo limitato, differenziato per tutte le situazioni, anche se la legge cita un limite temporale di 2 anni, ma di seguito indica anche la possibilità di prorogare tale intervento: una misura che trova largo uso e ricorso nei progetti di affido. In questo intervento il minore ha garanzia di mantenere i rapporti con la famiglia d’origine. Tale percorso dovrebbe auspicare al rientro in famiglia, come previsto dalla normativa, solo quando la stessa nelle condizioni di poter riaccogliere e crescere il proprio figlio.
QUALI TIPOLOGIE DI AFFIDO ESISTONO?
I servizi sociali, che di solito regolano gli affidi sia consensuali (tra una famiglia in difficoltà ed una che si rende disponibile per aiutare accogliendo il minore presso la propria casa) sia giudiziali (quando c’è un’Autorità Giudiziaria che stabilisce sia necessario per il benessere di un minore disporre un affido anche senza il consenso della famiglia d’origine), riconoscono l’affido come uno strumento elastico che si può adattare alle esigenze del minore, pertanto vengono utilizzate diverse tipologie di affido:
- “L’appoggio”: realizzato spesso consensualmente tra due famiglie, ma non sempre, in cui la famiglia d’origine del minore riconosce di aver bisogno per alcuni momenti della giornata e della settimana di qualcuno che si occupi del proprio bambino;
- “L’affido diurno o part-time”: molto simile all’appoggio, si concretizza in alcuni o tutti i giorni della settimana e deve trovare un equilibrio tra i rientri del minore a casa e il tempo passato nella famiglia affidataria;
- “L’affido a tempo pieno”: i minore viene ospitato dalla famiglia affidataria 7 giorni su 7 per 24H inizialmente i rapporti con la famiglia d’origine vengono limitati sensibilmente a qualche incontro e/o telefonata, non si verificano ritorni a casa e pernottamenti nella propria abitazione.
Di questa tipologia d’affido, quella più peculiare è il cosiddetto “pronto intervento”, eseguito in situazioni di emergenza quando si deve allontanare un minore dalla propria casa e famiglia in poco tempo, senza troppo preavviso per poter proporre ipotesi alternative.
Inoltre gli affidi si dividono in:
- PARENTALI, cioè interventi di accoglienza e di supporto dei minori da parte dei parenti;
- ETEROFAMILIARI, cioè interventi di accoglienza e supporto di minori da parte di famiglie o persone estranee (o anche conosciute, ma senza vincoli parentali) alla famiglia d’origine dei minori.
CHI SONO GLI ATTORI COINVOLTI NELL’AFFIDO?
In base alla tipologia dell’affido è possibile prevedere diversi coinvolgimenti, sicuramente sono sempre presenti gli operatori del Servizio Affidi di Ambito.
Nei diversi tipi di affido saranno poi coinvolti:
- Servizio Sociale Comunale
- Servizio Minori e Famiglie
- Tribunale Ordinario
- Tribunale per i Minorenni
CHI SONO I MINORI E LE FAMIGLIE CHE NECESSITANO DI UN AFFIDO?
I minori che necessitano di un affido sono di età compresa tra 0 e 17 anni, dai 12 anni in poi il Giudice deve ascoltare il ragazzo, anche prima se ritenuto opportuno. L’affido può coinvolgere sia minori italiani che stranieri che siano presenti su territorio italiano e non abbiano genitori in grado di esercitare una piena e consapevole genitorialità su di loro per varie ragioni che si suppongono transitorie.
CHI PUO’ DARMI MAGGIORI INFORMAZIONI SULL’AFFIDO SUL MIO TERRITORIO?
Per saperne di più e avere più informazioni sull’affido e sull’accoglienze di minori nell’ambito territoriale di Guidizzolo si può fare riferimento al Servizio Affidi contattando il numero 333.1518544 o scrivendo all’indirizzo mail: affido.ambitoguidizzolo@aspamweb.it .